domenica 14 ottobre 2007

Mr Wilkinson sconfigge l'uomo delle caverne!!

Scusatemi, quest'intervento è un pò fuori dal target che finora ho voluto dare al blog, ma essendo io molto legato in qualche modo all'Inghilterra e, allo stesso tempo, poco simpatizzante per la Francia, era doveroso inserire questo post (articolo da la Repubblica.it) PARIGI - Ancora lui, Jonny Wilkinson. Se l'Inghilterra ribalta il pronostico a spese della Francia e continua il sogno di rivincere la Coppa del Mondo di rugby il merito è soprattutto del suo numero 10, icona moderna di questo sport dal sapore antico. Di Wilkinson fu il drop all'ultimo secondo della finale 2003, che a Sydney mise Ko l'Australia e fece piangere una nazione intera. La storia si ripete quattro anni dopo a Parigi, e stavolta a versare lacrime a dirotto, ancora dopo un drop decisivo (stavolta a 2' dalla fine) del mediano d'apertura in maglia bianca con la rosa dei Lancaster, sono i Bleus sconfitti. La partita comincia male per la Francia. Dopo 1' e 30 è già meta inglese con Lewsey che sfrutta uno scivolone dell'estremo. I francesi rimediano abbastanza facilmente con due calci di Beauxis che replica all'inizio della ripresa. La Francia sembra avere la partita in pugno anche dopo il calcio di Wilkinson che riduce le distanze (9-8), ma non riesce a sfruttare nessuna delle occasioni che crea neppure per un calcio da tre punti. Così, un altro errore difensivo (placcaggio alto) frutta una punizione centrale agli inglesi e Wilkinson non perdona: 11-9. Il drop finale dell'inglese è la ciliegina su una torta fatta di concentrazione e concretezza. E' scosso da pianto e singhiozzi perfino l'Orco Chabal, l'uomo che fino a ieri terrorizzava gli avversari: adesso si dispera dentro uno stadio in silenzio, a parte i canti dei ventimila arrivati da oltre la Manica. I loro inni, e i ringraziamenti, sono tutti per 'Wilko', l'eroe della palla ovale, il cavaliere senza paura che difende, placca, segna dalla piazzola e inventa la mossa decisiva trascinando in finale la sua squadra, quella su cui alla vigilia del Mondiale quasi nessuno avrebbe scommesso una sterlina e che nella prima fase ha rischiato di farsi battere, ed eliminare, da Tonga. Invece è in finale, ed ora l'Inghilterra deve solo sapere se dovrà battersi con il Sudafrica (che l'ha tritata nella prima fase) o con l'Argentina. La Francia gioca una buona partita, macchiata però dall'errore del suo ct futuro sottosegretario di Stato, Bernard Laporte, che ad un certo punto della ripresa toglie Beauxis, numero 10 fino a quel momento decisivo: aveva segnato tutti i punti dei padroni di casa e dato un gran gioco in profondità. Incomprensibile la decisione di Laporte di sostituirlo con Michalak, che non è stato all'altezza del compagno. Così la Francia rivive l'incubo del 1999, peggiorato dal fatto che stavolta ha perso in casa: anche nella quarta edizione dei Mondiali compì l'impresa di battere gli All Blacks, quella volta in semifinale, poi ebbe un crollo fisico e nervoso e non riuscì a resistere all'Australia nella finale. Otto anni dopo, ecco un'altra storia che si ripete visto che ai Coqs, come nel '99, non e' servito superare i neozelandesi se poi c'è un Wilkinson che dopo quattro anni pieni di problemi fisici proprio al momento giusto torna il fuoriclasse che serviva al ct Ashton, ex mediano di mischia della Roma Rugby. Piangeva Sydney, è in lacrime Parigi, e quattro anno dopo il copione è sempre lo stesso, anche se stavolta c'è ancora da scrivere la pagina della finale. "It is just a brilliant day," said the England captain. "To beat France in France in a World Cup semi-final is a huge effort from everyone.

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