venerdì 31 agosto 2007

Costi della politica, petizione.

Testo preso dal sito http://www.idvgiovani.it/ :
L’Italia dei Valori ha presentato una proposta di legge per la riduzione dei costi della politica. I punti più importanti della proposta di legge sono i seguenti: 1) Riforma delle pensioni dei parlamentari. Il nuovo regime aumenta gli anni per accedere alla pensione e ne riduce l’importo Per ottenere il diritto alla pensione un parlamentare dovrà aver fatto almeno 10 anni di parlamento ed otterrà un vitalizio pari al 25% dello stipendio percepito.2) Eliminazione dei benefit per i parlamentari. I parlamentari non avranno più diritto a tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima e aerea, né al rimborso delle spese telefoniche. Per tutte le voci classificate come rimborso spese in generale, che attualmente sono attribuite in forma forfetaria, saranno rimborsate solo su richiesta corredata dai giustificativi fiscali che testimoniano l'importo e la finalità della spesa sostenuta.3) Pubblicità e trasparenza dei bilanci. I bilanci di Camera, Senato, Quirinale, ma anche di Corte Costituzionale e Cnel dovranno essere pubblici e accessibili a tutti i cittadini.4) Niente privilegi per chi cessa dal mandato. I Presidenti di Camera, Senato e della Corte Costituzionale cessando dalla carica non hanno più diritto ai benefit attualmente previsti (auto blu, segreteria, uffici e indennità).5) Governo più snello con meno ministri. Si stabilisce che il numero totale di ministri di cui si compone il governo non può essere superiore a 17, i membri dell’intero governo, compresi vice ministri e sottosegretari non possono essere più di 72 (attualmente sono 102).6) Abolizione dei contributi pubblici a tutta l’editoria di partito. A questi punti che vanno a modificare i privilegi più vergognosi e più invisi alla pubblica opinione si aggiunge una serie di norme per ridurre le spese di governi ed enti locali, per porre un tetto alle consulenze e alle loro retribuzioni da parte della pubblica amministrazione.Il Sen. Formisano ha inoltre presentato un disegno di legge al Senato, il n° 1076, per la disciplina delle cause ostative alla candidatura alle elezioni politiche. Ddl che impedirà di avere politici condannati in Parlamento. I sottoscritti cittadini chiedono al Governo ed al Parlamento che la proposta di legge n° 2643 d'iniziativa dei deputati Borghesi, Palomba, Donadi, Mura, Costantini, e il disegno di legge n° 1076 d'iniziativa dei senatori FORMISANO, RAME, GIAMBRONE, CAFORIO, BARBATO, LEVI MONTALCINI, ANDREOTTI, COLOMBO Emilio, ROSSI Fernando, TURIGLIATTO e PALLARO vengano esaminati e votati da Camera e Senato entro pochi mesi.
Sembra un passo avanti verso la riduzione dei privilegi dei politici che oramai, separano troppo la casta dei politici italiani da quello che è il principio dell'uguaglianza sancito all'articolo 3 della costituzione:
Costituzione, art 3.
"Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali dinnazi alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, ipinioni politiche, religione, condizioni economiche e sociali.
E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà ed eguaglianza dei cittadini , impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
La petizione, qualora condivisa, è disponibile per la firma (elettronica), sempre sul sito http://www.idvgiovani.it/.

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