Altra cosa da sottolineare, è che il calcolo del Pil è influenzato dalla pressione fiscale stessa, infatti una delle voci dominanti in materia è quella realtiva al Consumo.
Il reddito prodotto dal consumo (vi ricordate lo spot dell'economia che gira con te???) diminusce all'aumentare della tassazione complessiva, questo perchè il reddito disponibile ai consumatori è minore in quanto:
Rc (reddito disponibile per il consumo) = R( 1-t)
ove R è il reddito prodotto e t sono le tasse da pagare.
Ecco, in parte, spiegate le parole del ministro:
"L'obiettivo di una crescita del Pil al 2 per cento per il 2007 - ha ammesso Padoa-Schioppa - è ora più ambizioso di due mesi fa". Per raggiungerlo a fine anno, ha precisato il ministro, "ci dovrebbe essere un recupero nei prossimi trimestri".
Bisogna comunque precisare che pagare le tasse è un dovere costituzionale, sancito all'articolo 53 della nostra Costituzione:
Art 53 Cost.
"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tirbutario è informato a criteri di progressività"
e che solo pagandole tutti si potrà arrivare a ristabilire un'equità anche fiscale.
In materia di progressività del sistema tributario, vorrei riflettere un momento sulle aliquote applicate:
ALIQUOTE IRPEF IN VIGORE FINO AL 31/12/2006 23% fino a 26.000 euro 33% da 26.000 a 33.5000 euro 39% da 33.500 a 100.0000 euro 43% Per redditi superiori a 100.000 euro
NUOVE ALIQUOTE IRPEF IN VIGORE DAL 01/01/2007 No tax areaLimite di reddito sotto il quale non si pagano tasse sotto gli 8.000 Euro per i lavoratorisotto i 7.500 Euro per i pensionatisotto i 4.800 per i lavoratori autonomi
23% fino a 15.000 Euro 27% da 15.000 a 28.000 Euro 38% da 28.000 a 55.000 Euro 41% da 55.000 a 75.000 Euro 43% Per redditi superiori a 75.000 euro
(dati presi dallo speciale sulla finanziaria del Sole 24 ore, potete trovare le stesse aliquote nel dossier del governo http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/finanziaria_2007/slide/riforma_fisco_new.pdf)
Come si può notare è stata abbassato il reddito a cui sottoporre l'aliquota al 23% (quella minima), portandola da 26000 a 15000 euro e abbassata la seconda aliquota, però applicata ad una fascia differente. Invece, una cosa che non è stata fatta è stata quella di appore un'aliquota per i redditi molto alti, ad esempio quelli superiori ad 100.000/150000di euro l'anno e ce ne sono, basti vedere il reddito di deputati e senatori.
Proviamo ora a fare un pò di calcoli per osservare com'è cambiata, in un anno, la tassazione operata sulle fasce a basso reddito, che il Governo si prefiggeva di tutelare.
Per un reddito fino ai 15000 euro è non cambiato nulla (anche prima l'aliquota era al 23%). Per i redditi dai 15000 ai 28000 la tassa ora applicata è di 15000*23% = 3450 euro, a cui si aggiungono 13000*27% = 3510 per un totale di 6960 euro di tasse al massimo della fascia. Prima l'aliquota applicata era del 23% fino a 26000 euro, pari a 26000*23% =5890, a cui si aggiungeva il 33% applicato ai restanti 2000 euro che mancano per poter confrontare i due differenti carichi fiscali applicati ad un reddito di 28000 euro (2333,34 euro al mese che non sono nè pochi nè troppi). quindi dobbiamo sommare 26000*23% = 5890 e 2000*33%= 6550 Quindi, oggi, su 28000 euro, se ne pagano 6960 di sola irpef, mentre ieri se ne pagavano 6550. Spero quindi che la prossima finanziaria tenga conto di questo, nonchè della promessa, operata, dal ministro Padoa-Schioppa, di non innalzare ulteriormente il carico fiscale. Aspetto smentite e/o conferme di quanto detto, premesso che sono tutte opinioni personali, supportate spero da dati certi.
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